CLASSI DI FUOCO | TIPI DI ESTINTORI | ||
---|---|---|---|
CO2 | POLVERE | SCHIUMA | |
A (SOLIDI) | NO | SI | SI |
B (LIQUIDI) | SI | SI | SI |
C (GAS) | SI | SI | NO |
D (METALLI) | NO | SI | NO |
E (APPARECCHI ELETTRICI) | SI | SI | NO |
F (OLI E GRASSI DA CUCINA) | NO | NO | NO |
Gli estintori costituiscono un elemento indispensabile per assicurare la sicurezza di qualsiasi tipologia di edificio. Questi apparecchi, se perfettamente efficienti e se impiegati in modo tempestivo, rappresentano il metodo più sicuro per la prevenzione degli incendi, dal momento che i servizi pubblici predisposti al soccorso ed all'attività antincendio non possono garantire interventi tempestivi. Esistono differenti tipi di estintori, a seconda della natura dell'incendio che potrebbe potenzialmente svilupparsi. E' fondamentale scegliere la giusta tipologia, perché alcuni tipi di estintori potrebbero rivelarsi completamente inutili per alcune varietà di incendi.
Gli estintori a schiuma sono costituiti da una miscela di acqua, liquido schiumogeno ed aria (o un altro gas) inerte. Il primo dispositivo con la schiuma antincendio fu realizzato nei primi anni del novecento, in Russia. Questo era composto da un serbatoio principale contenente una soluzione acquosa di carbonato di sodio ed un ulteriore serbatoio interno con solfato di alluminio: l'unione di queste due sostanze dava origine a schiuma ed anidride carbonica in stato gassoso, che faceva dunque fuoriuscire l'estinguente.
E' costituito da un serbatoio in lamiera d'acciaio, contenente un liquido schiumogeno diluito in acqua, in percentuali che variano dal 3% al 10%. Il dispositivo per l'erogazione è composto da un tubo, alla cui estremità è presente una lancia con dei fori per l'ingresso dell'aria. Quando si aziona l'estintore, da questi fori entrerà l'aria che, miscelandosi al liquido, produrrà la schiuma estinguente.
Quanti tipi di estintori a schiuma esistono?
Anche gli estintori a schiuma si distinguono in portatili (con capienza massima di 9 litri) e carrellati (da 50 a 150 litri), che necessita di due operatori, uno per il trasporto ed uno per l'azionamento dello stesso.
Tale tipo di estintore è particolarmente adatto per la classe A, ovvero fuochi scaturiti da materiali solidi, e la B, che racchiude gli incendi causati da liquidi infiammabili. Lo spegnimento avviene tramite il soffocamento ed il raffreddamento delle sostanze: la schiuma forma, infatti, una specie di pellicola protettiva, che separa il fuoco dall'ossigeno.
L'estintore a CO2 utilizza l'anidride carbonica come sostanza estinguente, presente all'interno del dispositivo in stato liquido e compresso.
Un estintore a CO2 contiene una bombola d'acciaio, all'interno della quale c'è l'anidride carbonica compressa in stato liquido. Nel momento in cui si aziona il dispositivo, verrà aspirata l'aria all'interno ed il liquido, una volta uscito, diventa neve carbonica. Questa, definita anche ghiaccio secco, si trasforma nuovamente in gas nel momento in cui viene a contatto con il fuoco, domandolo tramite azione di soffocamento. La neve carbonica è infatti più pesante dell'aria e provoca, ai fini dello spegnimento dell'incendio, un drastico calo della concentrazione di ossigeno. Bisogna, tuttavia, fare molta attenzione nel suo utilizzo: raffreddamento del gas interno all'estintore, con il conseguente calo della temperatura e la creazione della neve carbonica, inducono le parti metalliche del dispositivo a diventare talmente fredde da ustionare la pelle umana.
Gli estintori a CO2 contengono tutti la stessa tipologia di estinguente, ovvero l'anidride carbonica. Variano, pertanto, per il peso del dispositivo: la scelta di quello giusto è fondamentale, dal momento che si rischia di prenderne uno dal peso eccessivo o inferiore al proprio fabbisogno.
Gli estintori a CO2 sono perfetti per le classi di fuoco B, C ed E, ovvero: fuochi provocati da liquidi infiammabili, materiali gassosi ed impianti elettrici. E' poco utile per i fuochi di classe A, soprattutto se si è già formata la brace.
Gli estintori a polvere sono i dispositivi antincendio più duttili, poiché possono essere utilizzati per lo spegnimento di quasi tutti i tipi di incendio. Sono particolarmente adatti a domare fuochi scaturiti da materiali solidi, liquidi, gassosi e da metalli ed apparecchi elettrici.
Un estintore a polvere è costituito da un involucro in lamiera d'acciaio, pressurizzato con gas inerte o aria deumidificata. L'estinguente contenuto è generalmente una polvere chimica, che può essere:
Gli incendi sono così spenti mediante azione di soffocamento, raffreddamento ed inibizione delle parti incombuste, con blocco delle catalisi dell'incendio. L'estintore a polvere può essere utilizzato anche per spegnere più focolai; si consiglia, per un corretto utilizzo del dispositivo, di dirigere l'estinguente verso la base dell'incendio.
Come tutti i tipi di estintori, anche quelli a polvere possono essere portatili o carrellati:
Un estintore a polvere può essere utilizzato, come visto, in molte occasioni. Tuttavia, essendo polveri di natura chimica, è fortemente sconsigliato l'utilizzo in ambienti chiusi e piccoli, dal momento che tali polveri potrebbero causare danni alla respirazione, penetrando nel naso e nella bocca dei presenti. Qualora dovesse essere utilizzato, è dunque opportuno arieggiare il prima possibile il locale. In più, in caso di impiego all'interno di un laboratorio, possono provocare danni alle apparecchiature, infiltrandosi nelle attrezzature elettriche ed, infine, guastandole.
L'estintore idrico è tornato da poco nell'ambito dei dispositivi da utilizzare per l'antincendio, soprattutto in sostituzione di uno che sembra creare più problemi di quanti ne risolve, ovvero l'estintore a polvere. La legislazione sembra che stia per compiere, in merito, un passo indietro, a causa della pericolosità delle polveri utilizzate, che possono danneggiare la salute umana. Molto probabilmente, a breve, questi saranno sostituiti dagli estintori idrici, quantomeno nei luoghi chiusi.
I nuovi estintori idrici contengono acqua, miscelata a sostanze che la rendono "molecolare". Queste molecole agiscono contro gli incendi per soffocamento, ma non sono inquinanti né sporche. L'acqua contenuti in questi dispositivi, infatti, non crea alcun problema alla salute umana, non conduce corrente e soprattutto non inquina l'ambiente.
Al pari degli altri tipi di estintori, anche quelli idrici si dividono in portatili e carrellati. Gli estintori portatili possono essere di 2, 3, 6 e 9 litri, a seconda della capienza del serbatoio. Possono essere utilizzati da un solo operatore e la scelta di quale utilizzare, ovviamente, dipende dalla grandezza degli ambienti.
Gli estintori idrici carrellati hanno un serbatoio di 50 litri e sono utilizzati per luoghi piuttosto ampi. Necessitano di due persone per la messa in funzione: una per il trasporto del dispositivo, l'altra per l'azionamento dell'estinguente.
I nuovi estintori idrici sono stati pensati per sostituire quelli a polvere, considerati pericolosi negli ambienti chiusi. L'estinguente è stato creato apposta per poter essere utilizzato anche per l'ex classe E, quella relativa agli apparecchi elettrici: il liquido contenuto nel dispositivo, infatti, ha la particolarità di non condurre la corrente. Nello specifico, questi nuovi estintori idrici saranno particolarmente adatti all'utilizzo nelle cucine di strutture come ristoranti ed alberghi: la composizione dell'estinguente, infatti, è ottima per lo spegnimento degli incendi generati da oli e grassi da cucina, che compongono la classe F.
L'estintore per auto costituisce un ottimo strumento per garantire la propria sicurezza anche mentre si è in viaggio, nonostante le vetture siano diventate notevolmente più sicure; deve essere piccolo per poterlo riporre nel vano porta oggetti. Per i veicoli commerciali può avere un peso massimo di 4 Kg, mentre per le auto normali può pesare anche solo 1 Kg.
Ne esistono di diversi tipi, al pari degli estintori classici. In auto sono per lo più adatti però quelli a polvere e quelli Co2. Gli estintori per auto a polvere sono consigliabili perché la polvere spegne quasi tutti i tipi di incendi; il vantaggio degli estintori per auto Co2 è invece quello di non lasciare alcun residuo, a differenza di quello a polvere.
Gli estintori per auto non sono obbligatori in Italia. Non c'è dunque una normativa da seguire: i due oggetti obbligatori da tenere in auto per la sicurezza sono, infatti, il giubbotto ad alta visibilità ed il triangolo di sicurezza. Non è dunque prevista l'obbligatorietà dell'estintore in auto, ma la sua presenza è tuttavia molto consigliata; è preferibile tenerlo nel vano portaoggetti o comunque nell'abitacolo a portata di mano.